Molto, troppo spesso riceviamo telefonate ed e-mail di clienti che ci chiedono informazioni sulla coltivazione di un “nostro” sacco di substrato (=composto) di prataiolo o di Pleurotus o ci dicono che non sono ancora nati i funghi.
A simili richieste la prima cosa che noi, a nostra volta, chiediamo per poter datare e individuare il prodotto è la lettura del numero di lotto di produzione che si trova su ogni nostra confezione di substrato e poter poi così controllare anche la scheda di produzione in fungaia.
Oltre a ciò chiediamo se sono stati attentamente seguiti i consigli tecnici della scheda di coltivazione presente su ogni nostro prodotto o se sono state fatte delle varianti.
Purtroppo, a seguito di queste richieste, il più delle volte veniamo a sapere che il prodotto non è di nostra produzione: quando diciamo ciò al nostro interlocutore e spieghiamo che comunque non diamo consigli su un prodotto non nostro in quanto non sarebbe corretto poichè ogni azienda ha direttive di coltura proprie, non di rado riceviamo commenti non troppo piacevoli sentendoci anche dire che non forniamo assistenza. Noi rispondiamo sempre alle telefonate ed alle mail (anche se a volte con un po’ di ritardo) della nostra clientela ma per poter dare informazioni e consigli corretti dobbiamo sia poter identificare esattamente il prodotto, sia riscontrare che il prodotto è nostro.
Stante quanto sopra crediamo possa essere interessante per tutti i nostri clienti e per i visitatori del nostro sito, leggere la risposta inviata ad un nostro interlocutore (ovviamente senza evidenziarne il nome) che, con modi estremamente civili, dapprima ci ha telefonato, poi scritto e, infine, inviato foto del prodotto acquistato: con l’occasione vogliamo ringraziarlo vuoi per la correttezza con cui ci ha contattato e informato, vuoi per l’occasione che ci ha offerto.
Egregio sig. *******,
innanzitutto mi scuso se rispondo con alcuni giorni di ritardo dovuti esclusivamente ai troppi impegni di lavoro.
La ringrazio delle foto che sono molto utili e mi permettono di fare le seguenti considerazioni:
1. Purtroppo le posso subito dire che i sacchi da Lei comperati non sono di nostra produzione, nonostante li abbia acquistati presso un negozio che espone il nostro marchio e/o altri prodotti a nostro marchio. Tutti i nostri blocchi o sacchi di substrato o composto per la coltivazione dei funghi sono così contraddistinti:
a. Sul sacco o sulla confezione che eventualmente li racchiude (scatola di cartone, cassetta legno, fascie, ecc) c’è sempre un’etichetta che riporta il fotocolor e il nome del fungo da coltivare, le spiegazioni sulle tecniche di coltivazione e, in grande ed in evidenza, il nome e l’indirizzo del produttore, cioè della Funghi Mara.
b. Oltre ciò, direttamente su ogni sacco, c’è il numero d’identificazione del lotto di appartenenza del sacco di cui il primo indica il tipo di fungo (es.: 2 = Pleurotus) seguito da una serie di altri numeri che indicano la data di produzione.
Il numero di lotto è molto importante in quanto ci permette di controllare sia la partita di provenienza, sia se vi sono stati reclami sulla stessa partita.
Poi, al fine di avere un controllo di qualità e produzione, nella nostra fungaia mettiamo a produzione almeno una cinquantina di sacchi di ogni singolo lotto più eventuali sacchi invenduti (ogni lotto è di circa 2000-2500 sacchi): il fungo prodotto è poi venduto sul locale mercato ortofrutticolo.
c. Sull’etichetta di cui al punto “a”, c’è anche scritto che i nostri sacchi non sono forati (salvo i due piccoli fori per la respirazione del substrato) proprio per ritardare la nascita dei funghi affinché questa possa più facilmente avvenire presso l’utilizzatore finale: le foto da Lei gentilmente inviateci mostrano sacchi con circa 8 fori sulla sola faccia superiore, indice che sono destinati alla coltivazione da reddito e non a quella amatoriale. Oltre ciò l’assenza dei fori di coltivazione su i nostri sacchi garantisce che prima di lei nessuno ha prodotto funghi su i suoi sacchi! Per fare nascere i funghi è necessario eseguire alcuni piccoli tagli sulla plastica che aderisce al substrato affinché i funghi possano formarsi e fuoriuscire.
d. Se Lei, cortesemente, va a leggere l’articolo del prof. Lanzi, nostro consulente, pubblicato sul nostro sito, dal titolo “La coltivazione dei funghi: alcuni consigli utili per chi inizia” vedrà che, dove si parla di incubazione del composto, si precisa che questa fase è fondamentale per la produzione dei funghi e che solo l’incubazione è sinonimo di potenzialità produttiva. Ebbene la Funghi Mara vende solo ed esclusivamente composto incubato: quello che le è stato venduto non è composto incubato ma solo seminato e ciò significa che ha bisogno di essere incubato per poter produrre funghi!
Il composto o substrato di Pleurotus, quando incubato, è completamente bianco.
e. Stante quanto sopra possiamo riconfermarle con certezza che il composto che le hanno venduto non è di nostra produzione
2. A questo punto mi permetto di anticipare la risposta ad una domanda che Lei sicuramente si è fatto leggendo quanto sopra: “perché un negozio che espone il nostro marchio e/o altri prodotti a nostro marchio vende poi dei sacchi che non sono nostri ?”
La risposta è molto semplice.
La Funghi Mara ha, in assoluto, la più vasta gamma di prodotti e metodi per la coltivazione dei funghi a livello amatoriale.
Alcuni prodotti per la coltivazione amatoriale dei funghi non esistono sul mercato o, comunque, non sono di facile reperibilità in quanto richiedono al produttore una struttura ed una specifica preparazione scientifica ( stiamo parlando dei chiodi di micelio ed altri Kit): è ovvio che questi prodotti il rivenditore e il negoziante non possono far altro che comprarli alla Funghi Mara.
Altri prodotti, apparentemente uguali o simili, possono essere reperiti sul mercato in quanto è possibile trovarli e, quindi, proporli anche se, in verità, nascono per la coltivazione da reddito: stiamo parlando dei sacchi o blocchi di substrato o composto per la coltivazione professionale del Pleurotus e del prataiolo (champignon).
Questi sacchi di substrato sono destinati a produttori di funghi che hanno alle loro spalle una struttura idonea e climatizzata per incubare quel composto che, al momento, è solamente seminato: è questa struttura che un rivenditore o un utilizzatore finale difficilmente ha.
È così che, il più delle volte, il substrato viene venduto prima dell’incubazione poi, se la stagione è favorevole e la temperatura è corretta (± 20°C) avviene un’incubazione spontanea, diversamente succede ….. quello che è successo a lei e a tanti altri: effettuata la vendita, tutti ….. “se ne fregano” ed il negoziante incolpa il produttore che non si sa chi sia e a cui, quindi, non si può neppure telefonare.
Alla Funghi Mara, al momento della semina e confezionamento, su ogni sacco di composto è posta l’etichetta del lotto di produzione: solo dopo i sacchi sono portati nella stanza di incubazione.
Dopo circa tre settimane la stanza d’incubazione viene aperta e si inizia a prelevare i sacchi per le spedizioni a rivenditori e distributori: rispetto al peso iniziale di semina i sacchi incubati calano anche del 20%.
Alla Funghi Mara i sacchi pronti per la spedizione sono controllati uno ad uno da personale esperto, confezionati e spediti: su ogni sacco viene applicata un’etichetta con le spiegazioni per una corretta coltivazione, nome del produttore e quant’altro di legge.
Tutto ciò premesso abbiamo purtroppo dovuto rilevare che molti rivenditori comprano da noi soli i prodotti che non trovano da altri; al contrario comprano da altri prodotti anonimi di cui non si sa chi sia il produttore, che sono privi di spiegazioni di coltura, foto del fungo e numero di lotto: in sintesi non sono in regola con la vigente legislazione.
E questo semplicemente perché costano un po’ meno: cosa ovvia visto che non hanno la tracciabilità di legge, non sono incubati , non hanno subito calo peso, non sono stati oggetti di controllo qualità prevendita né di quello di produttività con messa a coltura di parte del prodotto.
3. Infine per quanto riguarda i sacchi da Lei acquistati l’unica cosa che le posso consigliare è quella di tenerli in un locale caldo (± 20-22°C per le prossime due settimane) poi, se diventeranno almeno un po’ bianchi, metterli a coltivazione secondo le disposizioni datele dal suo fornitore.
Nel terminare La saluto cordialmente: se crede, può tranquillamente fare leggere questa e-mail al suo negoziante .
A disposizione per ogni ulteriore informazione.
Azienda Agricola Mara
Mara Barbieri
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